Il modo più semplice di comunicare con clienti e dipendenti in totale sicurezza
Secondo lo studio riportato da Federprivacy nel 2020, l’87% degli impiegati ha ammesso di aver condiviso dati aziendali sensibili e business-critical utilizzando strumenti IM.
Il 62% ha salvato copie delle informazioni aziendali condividendole tramite Instant Messaging, mentre, al contrario, il 47% degli intervistati le elimina completamente con rischi di sanzioni.
Su un campione di 12.500 impiegati, oltre il 70% dei dipendenti condivide dati sensibili informazioni critiche utilizzando WhatsApp, mentre su circa 1.000 manager la metà degli intervistati (il 52%), utilizza il proprio smartphone per fotografare documenti di lavoro riservati e spedirli tramite WhatsApp o un’altra app simile.
Esiste una pericolosa tendenza per cui si fa affidamento sullo smartphone in modo totale, preferendolo anche come strumento di comunicazione nell’attività professionale.
Gli attacchi digitali alle comunicazioni sono in rapida ascesa e sono solitamente finalizzati all’accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni, dati, files, all’estorsione di denaro agli utenti o all’interruzione dei normali processi aziendali.
Non meno temibile è anche la minaccia legata allo spionaggio delle comunicazioni (infiltrazione o intrusione digitale), finalizzato a sottrarre informazioni di proprietà intellettuale o legato ad operazioni di intelligence, messe in atto al fine di assumere l’identità di qualcun altro, sorvegliare, tracciare, monitorare soggetti o gruppi specifici. L’intromissione può avvenire mediante compromissione del device mobile che ospita la chat di messaggistica e sono possibili sottrazioni a mezzo di malware di tipo keylogger – analizzatori della cronologia – ma sono temibili anche i controlli degli spostamenti mediante il tracking GPS o il geofencing.
Fra le minacce spesso sottostimate, vi è l’ingenuità o la superficialità da parte degli utenti di utilizzare reti wireless gratuite e non protette, che può favorire sniffing dei dati e acquisizione non autorizzata di informazioni personali o aziendali. infine, è necessario prestare attenzione a cosa si installa sul proprio device per evitare di introdurre malware nascosti in app apparentemente lecite, capaci, però, di interferire con le informazioni del device, comprese le app di messaggistica.
Durante il periodo pandemico è stato registrato un aumento del 600% della cyber-criminalità. L’80% dei furti di dati è attribuibile a vere e proprie organizzazioni criminali. Ogni dato aziendale è a rischio per azioni criminali informatiche.
La soluzione Crypty raccoglie le funzionalità, la facilità d’uso e la user experience delle popolari App di messaggistica istantanea, ma aggiunge la protezione di sicurezza dei più complessi sistemi di protezione cybersecurity mobile, quali ad esempio algoritmi avanzati di crittografia e tecnologie per la rilevazione di malware.
Crypty condensa in un unico sistema di mobile business communication, le funzionalità di sicurezza di sistemi già presenti sul mercato, aggiungendo nuove ulteriori funzioni per offrire il massimo livello di sicurezza nelle comunicazioni che necessitano di privacy, insieme ad una estrema facilità d’uso e di implementabilità.
Una suite di funzioni per la comunicazione e lo scambio di documenti e media con cifratura e protezioni di massimo livello, anche con la possibilità di installare una componente server privata «on premise».
Caratteristiche:
Server Deployment:
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